lunedì 30 giugno 2014

Rolling rubbish


Era lapalissiano che manifestazioni come quella avvenuta il 22 corrente mese al Circo Massimo avrebbe radunato migliaia di spettatori paganti, romani e non solo, per assistere all’esibizione dei Rolling Stones.
Era prevedibile che sarebbe stato necessario preordinare un’organizzazione delle forze di sorveglianza e di predisposizione attenta ed efficiente del decoro urbano dell’area destinata al concerto, a maggior ragione considerando che questa area sarebbe stata non un luogo qualunque, ma il Circo Massimo.
Purtroppo, ed è ormai una costante, la nostra P. A. è stata assente e superficiale anche quando si tratta solamente di demandare a soggetti privati e limitarsi a funzioni di controllo. Lo spettacolo, durante e al termine dello show, è stato quanto mai orripilante. Contenitori dei rifiuti assenti e insufficienti, lattine, bottiglie di plastica e di di vetro ed altro materiale lasciato impunemente e/o incolpevolmente a terra. Rifiuti ovunque e nessun controllo e attenzione al rispetto dell’ambiente.
Tutti i cittadini romani contribuenti saranno chiamati a sottostare al costo della bonifica e al ripristino dei luoghi, costo non coperto dall’irrisorio importo richiesto dalla nostra P.A., per l’occupazione del suolo pubblico.
Quanto tempo ancora dovranno aspettare i cittadini romani, per vedere la loro città fruibile e ambientalmente confrontabile con altre capitali nel mondo? Quanto dovremo aspettare per vedere finalmente fruito in maniera consona e matura il patrimonio storico-architettonico che ci contraddistingue nel mondo?
Mai il detto “ al peggio non c’è mai fine” sembra essere attuale e pertinente.

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