domenica 29 dicembre 2013

“Babbo Natale” non è arrivato


Siamo arrivati al Santo Natale e alle Feste comandate, la legge di stabilità (vecchia finanziaria) viene approvata a forza di richiesta di fiducia da questa preziosa maggioranza. Non è arrivato “Babbo Natale”, come ci viene ricordato, con loro profondo, partecipe e sentito dispiacere.
Dobbiamo stare zitti e buoni, perché hanno pensato a tutto per tutti, senza parzialità, con trasparenza e rettitudine. Di più e meglio non si poteva ottenere e se proprio qualche piccolo “regalo” o “aiutino” sono stati costretti a farlo è stato solo perché a qualcuno non poteva essere negato.
I soliti media tacciono, travisano o relativizzano pacificamente e amichevolmente, anche per loro “Babbo Natale” è prezioso. Eppoi adesso è il periodo della ludica neolingua chiamata “slot” e della compravendita tipica del “monopoli”  e non bisogna disturbare i “manovratori” e quindi i pensionati ai minimi, gli esodati, le PMI, i disoccupati e i giovani devono portare pazienza, mica è il loro “Babbo Natale”.
I cittadini informati sanno, sempre più sapranno e, sicuramente, ringrazieranno di cuore. Ebbene ci avete proprio convinto e aspettiamo fiduciosi gli effetti della mitica e “efficiente” cancellazione delle famose province e dell’epica, risolutiva e “sovrana” conclusione dell’unione bancaria europea, per non menzionare la preziosa “affittopoli” per cotanti e illustri nostri rappresentanti.
Il buon padre di famiglia e compagnia al seguito pensano a noi e per noi e sanno cosa fare; la nostra adesione, il nostro consenso informato è superfluo. Siamo o non siamo cittadini sudditi silenti, buoni e bravi?
Mentre i trasparenti e generosi “nominati”, padri di famiglia, si prodigano per assicurarci un futuro illuminato e fortunato, noi cittadini elettori ci permettiamo, semplicemente, di ringraziare sentitamente e compiutamente i nostri cittadini eletti portavoce e tutto il M5S.

I buon padri di famiglia ci vorrebbero docili ed appagati, ma questo loro desiderio è irrealizzabile e lo sanno. Eccome lo sanno!

martedì 3 dicembre 2013

Vox populi


Abbiamo partecipato al Vday3 di Genova, sotto un  gelido vento, in una Piazza della Vittoria con tanti, tanti altri cittadini provenienti da tutte le parti d’Italia. Cittadini pacifici, ordinati, consapevoli, formati e informati. Cittadini, che hanno liberamente interagito con i portavoce parlamentari, senza la presenza di scorte personali, auto blù al seguito o apparati di sicurezza dedicati, chiedendo e interrogando su atti, fatti e questioni su cui essi si sono attivati.
E’ stato un incontro multi-direzionale, tipico dell’essenza di questo MoV., agli antipodi del sistema uni-direzionale tipico del sistema partitocratico/mediatico a cui oggi assistiamo. I cittadini sono parte fondante e attiva di questa comunità, non soggetti passivi ed estranei alle decisioni rappresentate.
Beppe ha “pacatamente” (per i puristi pelosi) illustrato sommariamente i 7 punti rilevanti che questo MoV. vuole affrontare e determinare alle prossime elezioni europee. Nessuna decisione è stata presa ex ante, sono stati posti alla determinazione dei cittadini i quesiti su cui essi, dopo una chiara e coinvolta discussione, potranno formare la propria decisione in merito.
E’ questione aperta sulla decisione di quale Europa essi vogliono, cosa dovrebbe cambiare e come eventualmente cambiare, perché questa EU non sia quella, oggi, rappresentata; mercato, banche, finanza, ma ponga al centro il cittadino e si suoi bisogni inappagati.
Senza un consenso informato ed esplicito dei cittadini, questa EU, questo modello di EU, avrà un futuro precario e instabile, perché destinata a perdere la forza propositiva e la ragione stessa per cui è stata pensata e ipotizzata dai cittadini stessi.
Dopo altri interessanti interventi di soggetti che a vario titolo sono intervenuti, i cittadini hanno avuto anche il piacere di ascoltare Dario Fo. Attore poliedrico capace di trasmettere, grazie al suo linguaggio inusitato e inusuale, le sue profonde e attente riflessioni sullo stato dell’arte presente.

Scienza e coscienza, con l’ultima invocazione ”Il M5S è una rivoluzione democratica, ma non moderata”.


lunedì 28 ottobre 2013

L’AMA che non ama



Assistiamo increduli, ormai da illo tempore, alla continua precaria e panoramica inefficienza dell’azienda municipale di raccolta rifiuti, nominata Ama.
I cittadini sono insoddisfatti dell’attività che questa azienda sta portando avanti inutilmente e senza risultati concreti, al fine di definire in maniera determinata e risolutoria questo servizio dovuto.
Sono anni, ormai, che si parla e disquisisce sulla improcrastinabile e irreversibile necessità di organizzare un servizio di raccolta differenziata in questa città.
Ascoltiamo proclami roboanti sulla sua soluzione, ma nulla di veramente definitorio viene realizzato.
Le strade cittadine, inoltre, continuano ad essere impraticabili e sommerse da rifiuti di ogni genere, stratificati al pari di quello dell’antica città di Troia.
I costi per questo servizio che i cittadini devono sostenere sono e continuano ad essere sempre più rilevanti e, nonostante ciò, la realtà oggettiva resta immutata e, a volte, peggiorata.
Non è più tempo, di farò o “vedrò”, ma di agire e realizzare quotidianamente e efficientemente un servizio degno di essere chiamato tale.
Le strade vanno pulite puntualmente e con piena soddisfazione dei cittadini, la raccolta differenziata va compiuta e l’organizzazione efficiente di questa municipalizzata va portata a compimento, senza se e senza ma.
Tutti coloro, soggetti responsabili apicali in primis, che prestano la propria opera e il proprio lavoro in questa azienda, sanno o dovrebbero sapere che i cittadini hanno esaurito la loro paziente attesa.

Ricordiamo cordialmente (sic), a tutti coloro che non rammentano, che i cittadini sono i datori di lavoro, gli operatori i loro dipendenti e le aziende municipali il mezzo.


giovedì 17 ottobre 2013

110.000 contro 1


Continua il coro conformista e servile dei grandi parolieri del sistema. Completamente succubi dei loro padroni si scagliano persino sulle singole persone o peggio ancora, come sta succedendo a TINAZZI, contro i nick.

Nick colpevole, a loro detta , di anticonformismo e libertà di rete. Reo di essere stato portato alla ribalta dal blog di Grillo, dove aveva espresso la sua opinione sui camerieri politici.

Sembra strano che questi informatori del sistema, così accorti nel loro mestiere, non abbiano mai niente da dire su episodi che riguardano i “loro” politici di riferimento.

Silenzio anche su altre questioni come: la reale situazione che riguarda lo sfracello Italia, è più semplice coprire la spazzatura sotto il tappeto.

Accusano di populismo chi invece parla della feroce repressione contro tutti i cittadini Italiani che, schiacciati nella morsa, hanno deciso di farla finita togliendosi la vita.  Niente. Nessuno di loro ha visto o sentito niente, eppure dovrebbero essere esperti in materia perché per i loro padroni questi sono solo “effetti collaterali” o perdite classificate come “Accettabili”.

Non informando su questi avvenimenti i media allineati hanno invece raccontato con dovizia di Tinazzi, dipingendolo come il blogger cattivo, il “dittatore” della rete 878. Insomma, un uomo che da solo rappresenta un “reale minaccia” per la pace e la democrazia nel mondo.

Chi, come la stampa, si definisce il paladino dell’informazione libera, in un paese che di libero ha solo “i giri di soldi” tra i loro amici, è in realtà solo un “cane da guardia” travestito.

110.000 “Professionisti” attenti che la “bestia nera” non danneggi gli interessi economici del padrone.

Concludiamo con alcuni dati essenziali come: stipendi superiori ai 10 milioni di euro per dirigenti/direttori e 300 milioni di euro di “Soldi Nostri” ricevuti annualmente sotto forma di finanziamenti diretti e indiretti.

Al cittadino non far sapere i delitti del potere.” (Marco Travaglio)

UNO del gruppo 878

venerdì 27 settembre 2013

Daje, tocca a te!


Apprendiamo, con viva soddisfazione, dell’elezione quale capogruppo temporaneo al Senato della nostra cittadina portavoce Paola Taverna.
Siamo certi che questa scelta sarà un’ulteriore conferma della valenza dei nostri cittadini eletti.
Ringraziamo il cittadino 5 stelle Nicola Morra per il lavoro egregiamente svolto, per la sua passione, per la sua lucida presenza, per la capacità di analisi e coerenza mai venuta meno nel suo pur difficile ruolo.
Oggi è Paola, che senza personalismi sterili e insignificanti, assumerà il ruolo di dare voce a tutti noi cittadini 5 stelle e, sappiamo, conoscendoli, a quali e quanti frustrati tentativi di sminuire e relativizzare le sue parole verrà sottoposta dai nostri democratici, obiettivi, indipendenti media.
Qualunque sua parola verrà vivisezionata ed interpretata alla bisogna, qualunque sussurro e sospiro sarà manipolato per distorcere il senso ed il significato delle sue parole. Ci siamo abituati. è il sistema, bellezza!

                                          Daje Paola, tocca a te, non sei sola.


martedì 10 settembre 2013

Il dedotto ed il deducibile




Il Sistema costituito “interno” ed “esterno” cerca e cercherà sempre e comunque di fagocitare questo MoVimento di cittadini liberi ed informati, utilizzando tutti gli illimitati strumenti, legittimi e meno, di cui dispone.
Quando questo MoVimento di cittadini si è manifestato aveva chiaro ed evidente il suo percorso per una effettiva e reale affermazione della democrazia diretta e non più rappresentata e i nostri ammirevoli “portavoce” conoscono - o dovrebbero conoscere - la regola del “dedotto e deducibile”, che ne è il suo estrinseco principio.
Il sistema costituito che ci governa e ci ha governato non mollerà mai la presa, perché se mutasse veramente porterebbe alla propria distruzione e al nascere dell’affermazione definitoria del sistema “cittadino”; centro, motore, detentore reale ed effettivo del potere costituente.
Chi cerca altre vie intende mescolare le vittime con i carnefici, chiunque esso sia e a qualunque titolo esso manifesti i propri pelosi pensieri. Tutti possono manifestare il loro libero pensiero e dissentire, ma l’ospitalità non può essere sinonimo di violazione continua a quello che è innaturale per questo MoVimento. La coerenza è anche un concetto astratto, ma per questo MoVimento di cittadini è, prima di tutto, fattuale e imprescindibile.
Per quanto ci riguarda e per quello che è dato sapere i nostri cittadini eletti “portavoce” del Lazio conoscono e riconoscono la regola del principio del “dedotto e deducibile”, e per questo li ringraziamo.
Les jeux sont faits, rien ne va plus.


giovedì 15 agosto 2013

Il cittadino Kingmaker


Il lavoro svolto dai nostri cittadini parlamentari portavoce tutti è stato intenso, determinante e alla fine proficuo.
Invece, il “partito unico” vuole svilire e sovvertire la “centralità” del Parlamento, così come disegnato nella nostra Costituzione, giustificandolo inopinatamente come necessitato da una maggiore celerità e incisività dell’azione politica di governo, ma che palesa una diretta correlazione con la voglia di “stabilità” indiscussa dei poteri costituiti politici partitocratici et similia. Se così avvenisse, visto il suo sforzo nel modificare l’art. 138 Cost, manipolando artatamente la procedura da esso sancita, porterebbe ad uno sbilanciamento dei pesi e contrappesi (check and balance) caratteristico della separazione dei poteri e quindi, della scelta di questa forma di Stato di “democrazia parlamentare”, che i nostri Costituenti hanno voluto e scelto.
Il tentativo, nei fatti, sta ormai da lungo tempo avvenendo con la decretazione d’urgenza di questo Governo e di quelli che lo hanno preceduto, espropriando e rendendo residuale la volontà del Parlamento, trasformato in un semplice notificatore delle decisioni assunte dall’esecutivo
Tutto questo viene portato avanti da una maggioranza incompatibile teoricamente, ma nei fatti sempre tacitamente e oggi palesemente alleata, composta, nella più parte, da soggetti nominati dalle segreterie dei partiti.
I cittadini 5 stelle, sono consapevoli e accondiscendono alle necessarie modifiche costituzionali, più volte dal M5S affermate ed esplicitate, in quanto il disegno politico sistematico costituzionale è quello di rendere il cittadino sempre più il reale generatore decisionale della volontà democratica assunta.
Il cittadino deve divenire il vero “kingmaker”, non delegando “in bianco”, alcun rappresentante e non riconoscendo ad alcuno, in modo esclusivo e perenne, la propria volontà espressa da un Parlamento di eletti liberamente dai cittadini stessi. Necessaria sarebbe una nuova legge elettorale, rispettosa della reale volontà dei cittadini nella scelta personale e non imposta dei propri rappresentanti in Parlamento. Solo un Parlamento così legittimato potrebbe, applicando diligentemente l’Art. 138 Cost., proporre le necessarie modifiche.
L’Art. 138 Cost. è un numero magico, norma di chiusura, chiave unica, procedura aggravata voluta dai nostri Costituenti, per depotenziare ogni possibile tentativo di manipolare la nostra Carta costituzionale a proprio piacimento e secondo le proprie convenienze da maggioranze presenti e future e con il fine unico di cambiare la nostra forma di Stato.
Con l’aggravante, che questa manipolazione viene portata avanti oggi da parlamentari nominati e non eletti, grazie alla stupenda legge riconosciuta come “Porcellum”, e attualmente sotto esame da parte della Consulta per sospetta incostituzionalità.


domenica 21 luglio 2013

Lèse majesté



Apprendiamo, come cittadini sovrani e con grande e partecipata gioia, al definitivo ritorno ad un passato glorioso e irripetibile in cui, ai re sovrani assoluti, veniva riconosciuta una nobile e antica tutela: quella per “lesa maestà”.
Qualcuno si è addirittura spinto oltre, arrivando al divieto assoluto di pronunciare persino il suo “nome” nel Parlamento sovrano. E sì, forse i cittadini non hanno realizzato, di essere stati catapultati indietro, a loro insaputa, direttamente a qualche secolo fa.
Che magnificenza, che splendore nell’ascoltare la ferma e chiara manifestazione di antichi ed illustri tempi passati. Non  ci stiamo riferendo ai felici periodi della restaurazione, ma ben oltre, fino ad arrivare pienamente ai mai dimenticati periodi assolutistici.
Manca ancora un ulteriore piccolo passaggio e presto, finalmente, arriveremo al famoso brocardo “La lois c’est moi”.

A questo punto, i bravi e buoni cittadini sudditi, ex sovrani, sono in trepida attesa di un sequel al famoso film “Ritorno al futuro”, il cui titolo provvisorio non può essere altro che “Ritorno al passato”. Sarà un campione d’incassi, altro che Costituzione!


martedì 9 luglio 2013

Notizie dal Consiglio Municipale del Municipio VIII (EX XI)



Dalla pagina Facebook di Valentina Vivarelli

In Municipio ancora la maggioranza (PD, SEL, Lista Civica Marino) non si mette d'accordo sulla composizione delle 6 commissioni permanenti... (da noi prima del nuovo Statuto di Roma Capitale erano 9) difficile per il PD rinunciare ad alcune Presidenze! Così si va avanti nell'attesa che trovino un accordo e siano finalmente presentate le linee programmatiche dal Presidente del Municipio.
Vorrebbero inserire ambiente nella stessa commissione di sport e cultura, ho fatto mettere a verbale che noi del Movimento 5 Stelle vorremmo AMBIENTE dentro la COMMISSIONE URBANISTICA, dato che ormai (I-60 ci insegna) i più gravi problemi ambientali sono spesso collegati a grandi progetti urbanistici.

9 luglio 2013

martedì 2 luglio 2013

Prima seduta nel Consiglio Municipale del Municipio VIII (EX XI)



Dalla pagina Facebook di Valentina Vivarelli

Vorrei partire con una nota positiva, fortunatamente il Consiglio è formato da tanti giovani, speriamo che siano di stimolo alla maggioranza di cui fanno parte e che non siano come i giovani piddini che stanno in Parlamento. Tra loro un consigliere (chi non ha visto e continua a vedere Ciaccheri appiccicato su tutti i muri e da ogni parte???) ed un assessore vengono da "La Strada", il Centro Sociale, che ovviamente stava quasi al completo tra il pubblico, assieme a molte altre persone.
Come Presidente del Consiglio, la maggioranza si era già messa d'accordo per far eleggere Sposato, il loro consigliere più anziano (speriamo non lo abbiano eletto solo per questo). Noi abbiamo votato scheda nulla, cercando di rendere chiaro che non abbiamo "sposato" la linea degli accordi.
Quando si è insediato Sposato, in qualità di Presidente del Consiglio, ha mostrato delle incertezze di cadenza e degli infruttuosi allontanamenti dal microfono. Io e Carlo ci siamo mantenuti sobri, mentre nei banchi della maggioranza alcuni giovani si sono lasciati sopraffare da mal trattenute risa e qualche commento goliardico.
C'è qualcuno che si muove a suo agio ma probabilmente non sarà lontana dal 50% la percentuale dei nuovi.
Catarci ha presentato gli assessori con nome, cognome e assessorato di loro competenza. Nessuna spiegazione circa le scelte fatte, nessuna competenza comunicata, niente di niente, perfetti sconosciuti che gestiranno il municipio a livello operativo, spero mettano almeno sul sito i loro curricula, altrimenti chiederemo loro ufficialmente di renderli pubblici.
Rammarico per l'assenza totale di interazione, nessun discorso... come invece pensavamo di fare... nulla di nulla. Lo sforzo si è limitato a scrivere due foglietti e alzare una mano una volta, oltre a dire a voce chiara e forte "PRESENTE"....
A fine seduta un gruppo di cittadini ha protestato per l'attuale festa dell'Unità a Parco Schuster, che ha letteralmente circondato anche i giochi per bambini, occupando uno spazio enorme nel parco e rendendolo poco sicuro e impraticabile per oltre un mese.
Ah... sono l'unica donna all'opposizione!
Alla prossima seduta.

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Dalla pagina Facebook di Carlo Cafarotti

ALCUNI DETTAGLI.
Avete letto le considerazioni di Valentina sulla nostra prima seduta di consiglio. Come al solito, dopo adeguata sedimentazione, anche io vorrei darvi qualche dettaglio in più; qualcosa che, sebbene secondario in prima battuta, ha la sua importanza e rivela altri dettagli, che magari arricchiscono la sostanza.
La seduta è stata calorosa, c'era tanta gente, chi con le macchinette fotografiche, chi con videocamere (anche smartphone), chi si è portato il fan club per gli applausi....insomma eravamo in tanti, alcuni più o meno emozionati, altri invece più che navigati.
Sapete che, da ingegnere e per chi mi conosce, sono piuttosto preciso/pignolo, così se la convocazione è per le ore 11.00, vedere che i lavori inizino alle 11.33 un pochino stona, e va oltre il quarto d'ora accademico che fisiologicamente sono disposto e abituato ad accettare. Ma tant'è.
Le votazioni per il presidente e vicepresidenti vanno così spedite e senza sorprese che la dice lunga sull'efficacia con cui alcune dinamiche siano state condotte prima della seduta. Ma questa è pretattica e politica pura, dunque nulla questio.
La figura del presidente, al secolo Umberto Sposato, devo dedurre che sia di garanzia: un uomo avanti negli anni, che sembra un buon padre di famiglia, ergo ne deduco che la nomina a presidente, che è stata evidentemente concordata, sia incentrata su una figura di esperienza, e dunque più sulla continuità dei lavori e sulla stabilità, piuttosto che verso il rinnovamento.
Sto imparando a conoscerlo, anche per i recenti colloqui, e mi sembra una brava persona, garbata e veramente un buon padre di famiglia; sono fiducioso che andrà avanti su un binario di correttezza massima, tanto appena sgara.....mi avete capito ;-P
Il presidente Catarci ci ha poi introdotto gli assessori che intende nominare (anzi che ha già nominato) di cui deve chiedere la fiducia. E qui già il primo step a 5 stelle: sono passato in presidenza ed ho chiesto formalmente di vedere i CV di queste persone, non per mancanza di fiducia, ma visto che ci si chiede un parere come consiglieri, vorrei capire su cosa e su chi sto dando questo parere. Sembra quasi una innovazione, una cosa che è assolutamente di buon senso; in fondo una qualsiasi azienda prima di mettere un dirigente da qualche parte, funzione assimilabile a quella di un assessore, vorrebbe sapere chi sta mettendo e, soprattutto, se quel profilo è adeguato o meno per formazione ed esperienze lavorative con quella funzione. Comunque tant'è.
In primis valuteremo la velocità con cui ci risponderanno, visto che alla mia precedente richiesta (quella di poter filmare il primo consiglio datata 21 giugno 2013) ancora mi devono rispondere.....calcolando che il consiglio c'è stato il 26 u.s. non mi sembra che siano dei fulmini in termini di performance, e soprattutto le risposte dovrebbero essere in tempo utile per lo scopo a cui servono!!
Diciamo che come prima settimana da consigliere ho tante riflessioni, e mi incuriosisce la curiosità (perdonate il gioco di parole) con cui in municipio ci guardano. Sembriamo dei fenomeni da studiare.
Comunque pian piano impareremo ….. pian piano arriveremo.
Ma mica tanto piano, a pensarci bene.


domenica 30 giugno 2013

Un Parlamento reso “inutile”


Questa maggioranza da partito “unico” sta cercando di stravolgere la Costituzione e nello specifico l’art. 138 della Costituzione.
Questo articolo, prevedendo sulla procedura della revisione costituzionale e di altre leggi costituzionali, obbliga il Parlamento alla determinazione e alla formulazione libera, pubblica e tra tutte le forze presenti in Parlamento, opposizione compresa, di una proposta di revisione o di altra legge costituzionale, che sarà quindi votata, secondo le regole vincolanti richiamate ed espresse.
Oggi stiamo assistendo, invece, alla costituzione di organi nominati e incostituzionali, dichiarati “saggi”, che dovrebbero, prima facie, elaborare ipotesi di revisione e di leggi costituzionali, che il Parlamento dovrebbe votare, seduta stante e a colpi di maggioranza, senza la partecipazione e la condivisione di tutte le forze politiche presenti in Parlamento.
Questo partito “unico” dimentica che i cittadini 5 stelle sono circa 9 milioni e che essi non intendono essere esclusi da deliberazioni fondamentali, quali quelle costituzionali, tramite i loro cittadini eletti-portavoce in  questo Parlamento.
La nostra Repubblica è costituzionalmente “parlamentare” e tale deve rimanere, in quanto si poggia e si riconosce solo ed esclusivamente in tale forma. Qualunque altra forma, palese ovvero occulta, pone questo Parlamento fuori dai limiti tracciati dalla Costituzione e contro i cittadini, unici ed esclusivi soggetti legittimati ad esprimere la volontà costituente.
Qualunque potere costituito “ad hoc”, oltre che non riconosciuto dalla Costituzione, rappresenterebbe un vulnus della nostra forma democratica, ed è contrario alla volontà sovrana dei cittadini.
Questo esecutivo di nominati, si sta dirigendo verso una deriva che viola brutalmente, la separazione dei poteri e le sue conseguenze, dimenticando o volendo dimenticare, che l’unico e necessario compito, da loro stessi ammesso e riconosciuto, è quello di formulare e discutere in Parlamento una nuova legge elettorale, che sia espressione, e nel rispetto, della effettiva volontà dei cittadini tutti.
                                           Tertium non datur, acta est fabula.


giovedì 27 giugno 2013

Dentro la stanza dei bottoni scopriamo una roulette truccata



Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa

cronaca non ufficiale dell'ultimo consiglio regionale del Lazio - 24 giugno 2013

scitta da Davide Barillari

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Nessuno vi ha mai raccontato cosa avviene davvero nelle stanze della Regione Lazio, dove non arrivano le telecamere: nelle riunioni dei capigruppo, nelle commissioni permanenti, nelle tante riunioni informali e "di prassi" dove giornalisti e i cittadini non hanno mai messo piede.
"Cane non mangia cane"...insieme a...."se io ti do questo, tu cosa mi dai ?" questa e' stata ed e' sempre ancora oggi la vecchia logica dei partiti politici, quando non ci sono i riflettori della stampa o quando gli elettori non possono verificare quello che realmente succede nelle discussioni riservate.
Noi del movimento 5 stelle siamo entrati in Regione per renderla una scatola di vetro, per scardinare il potere che per troppi anni ha gestito questa regione a svantaggio degli interessi collettivi di tutti i cittadini.
Fra poco, grazie al movimento 5 stelle, ci saranno delle webcam in questi luoghi segreti. Per ora possiamo solo raccontarvi quello che succede, per la prima volta.
C'e' chi continua a spartirsi la ricca torta, tagliandosi una bella fetta. A destra come a sinistra. E c'e' chi volutamente non sta al gioco e quindi non si prende neanche una fetta.

L'ultimo consiglio regionale e' stato convocato in tutta fretta dopo una lunghissima pausa, oltre 40 giorni dall'ultimo. Questa la prima, di tante stranezze. Perche' in questo racconto vedrete che ce ne sono molte di stranezze, e per persone intelligenti e smaliziate, sara' facile anche capire i motivi (e gli interessi) di tali stranezze.
40 giorni dall'ultimo consiglio regionale, e ieri abbiamo fatto 15 ore di fila, di notte, perche' il limite dell'approvazione della legge n.9 (legge quadro sui tagli ai costi della politica) era proprio il 22/6.
Se si fosse voluto aprire un vero dibattito perche' tutti potessero analizzare questa importante legge, non si sarebbe aspettato esattamente l'ultimo giorno, o meglio, l'ultima notte, facendo una seduta ad oltranza: questo suona molto di "prendere o lasciare".
E infatti cosi' e' avvenuto.
Anche perche' nonostante tutta questa urgenza, nel pomeriggio di venerdi' si e' deciso di fare una pausa di 5 ore (nonostante il parere contrario del movimento 5 stelle). 5 ore per lasciare a pd e pdl il tempo di trovare un accordo "fuori consiglio" cioe' fuori dal dibattito pubblico che avviene in aula con tutti i consiglieri presenti. "Per trovare un accordo": questo e' cio' che ufficialmente il presidente del consiglio, Leodori esponente Pd, ci ha risposto.
Alla ripresa dei lavori, abbiamo chiesto se questo tempo fosse stato speso bene. Nessuna risposta...ma i fatti hanno potuto dimostrare che l'accordo non c'e' stato poiche' gli oltre 800 emendamenti ostruzionistici del Pdl non sono stati ritirati....e si e' andati avanti come nulla fosse, continuando a discutere e bocciare ogni singolo
emendamento. Come se fosse normale fermarsi per 5 ore (pensate a chi invece sta lavorando e deve aspettare non si sa nemmeno cosa). Spreco di soldi e tempo.

Il motivo di tutto questo sono l'elevato numero di emendamenti che il pdl ha presentato. Cosi' tutte le volte. La strategia del pdl e' far perdere tempo, per arrivare ad un certo punto e contrattare il ritiro degli emendamenti in blocco. Questo e' il loro modo di fare politica. Quindi 5 ore di pausa, a che sono servite ? In cambio del ritiro degli emendamenti, cosa e' stato chiesto dal Pdl a Pd ? Non lo sapremo mai perche' e' stata una riunione a porte chiuse senza che il movimento 5 stelle fosse stato invitato.

Ma andiamo con ordine:
MERCOLEDI': convocato per le 15, nell'indifferenza di tutti inizia alle 16. Dura fino alle 20.
GIOVEDI: il consiglio convocato alle 12, inizia con un'ora di ritardo. Anche questo dura poche ore e non si capisce il perche'.
VENERDI': inizio dei lavori alle 12, ma la seduta viene aperta alle 12.45. Alle 15 si interrompe (dopo poco piu' di 1 ora). Pausa di 5 ore e riprende alle 20.15. Via ad oltranza fino alle 11 del mattino successivo (14 ore).

Acnhe uno stupido puo' capire che abbiamo perso 2 giorni e mezzo, fra rinvii e ritardi, per iniziare i veri lavori nella notte di venerdi',ultimo giorno utile per approvare la legge e non perdere "i finanziamenti"....quindi rinvii, ritardi...e poi una corsa senza fermarsi.
O tutto o niente.
Una pressione psicologica per costringere le opposizioni a non dare troppo fastidio ?
O in caso di qualsiasi problema, dare la colpa a pdl e 5 stelle per non aver approvato la legge in tempo ?
o per giustificare, come effettivamente e' avvenuto, la maggioranza Pd a bocciare tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno del pdl e del movimento ?
Oppure per aspettare il venerdi' notte quando le agenzie di stampa sono ormai chiuse e rimandare fino a lunedi' le notizie relegandole dopo 3 giorni ad un semplcie trafiletto sulle pagine locali (come per altro candidamente ammesso da uno stesso consigliere della maggioranza) ?

Infatti questo e' avvenuto.
2 giorni e mezzo persi, e poi una corsa finale approvando tutto a suon di colpi di maggioranza. Senza dare un vero ruolo alle opposizioni, ascoltando svogliatamente le loro considerazioni, e poi chiudendo velocemente con una svogliata alzata di mano dei membri della maggioranza e poi liquidando con un lapidario "l'aula non approva".
Di tutta l'armata brancaleone del pdl, solo Storace e Santori hanno svolto il loro ruolo di opposizione, contestando alcuni articoli della proposta di legge e proponendo miglioramenti piu' o meno condivisibili.
I 7 consiglieri del movimento 5 stelle dimostrando competenza e studio approfondito su tutti gli articoli in discussione a turno hanno evidenziato i punti critici e proposto soluzioni migliori. Dall'altra parte, in campo pd lista per il lazio e listino zingaretti, un assordante ed inspiegabile silenzio. Pochissimi i consiglieri di maggioranza che sono intervenuti attivamente al dibattito, se non chiamati direttamente in causa e quindi costretti ad intervenire.
Anche quelli che dovrebbero avere una voce critica, la lista per il Lazio e il listino...tutti compatti e blindati: sembra che il pd e tante listarelle collegate, giunta e maggioranza siano la stessa cosa, quasi un partito unico.
A colpi di voti, senza una reale discussione sui contenuti come piu' volte richiesto dalle opposizioni, il Pd ha lasciato scorrere articolo dopo articolo, approvando tutto come da copione e senza considerare le voci "fastidiose" dell'opposizione(termine usato da un consigliere di maggioranza). Tutti compatti a votare il testo proposto dalla giunta, praticamente senza alcuna modifica.
La maggioranza conferma le decisioni della giunta e le opposizioni lasciate a sbraitare senza la minima considerazione.
Questa nella realta' dei fatti e' la tanto sbandierata voglia di collaborare e condividere un percorso, come magnificato da Zingaretti in campagna elettorale.
Ma finita la campagna elettorale, chi e' in maggioranza e ha i numeri per far passare ogni cosa, la fa da padrone.

In questo modo sono state bocciate tutte le proposte del movimento 5 stelle presentate in aula, che avevano l'unico scopo di andare oltre il recepimento di una normativa nazionale che tagliava i costi della politica. La maggioranza Pd si e' fermata al minimo indispensabile, senza avere il coraggio di fare uno sforzo in piu'. E cosi' hanno tagliato i vitalizi di questa legislatura, ma senza toccare il "diritto" delle legislature precedenti a intascarsi i soldi (Fiorito ringrazia).
Hanno ridotto gli stipendi dei consiglieri, ma senza abbassarli piu' di tanto, giusto una ritoccatina per non scontentare troppo.
Le proposte del movimento 5 stelle avrebbero dato, se accolte, un forte segnale di innovazione come richiesto dai cittadini...e avrebbero permesso di risparmiare milioni e milioni di euro alle casse della regione.

Ma torniamo un attimo alla notte di venerdi'.
Il pdl ha presentato 800 emendamenti che per la maggiorparte dei quali avevano l'unico scopo di cambiare singole parole con dei sinonimi...o che mettevano un punto o una virgola nella frase. Quindi emendamenti assolutamente inutili, come loro stessi candidamente ammettono, ma che fanno perdere molte ore anche solo per poterli bocciare, impegnando tutto il consiglio in una ridicola sfilza di "parere dell'assessore:
negativo. pongo in votazione. favorevoli ?contrari ? astenuti ? respinto. passiamo all'emendamento successivo".

Ad un certo punto e' stata convocata la riunione dei capigruppo. E' apparsa dal nulla una lista di soli 15 emendamenti, quelli realmente utili (15 su 800!)...frutto probabilmente di un accordo precedente. Pd e Pdl hanno poi discusso quale di questi emendamenti accettare a scatola chiusa e quali avere almeno la compiacenza democratica di discuterli in aula. Quindi ok del pdl a ritirare 800 emendamenti inutili e tenere solo questi "magici" 15. Il pd ringrazia.
Per essere chiari: noi ritiriamo 800 emendamenti e non vi facciamo saltare il limite di approvazione della legge, e voi ce ne fate passare 15 sicuri. Altrimenti li lasciamo tutti e 800 e vi facciamo stare qui una settimana a perdere tempo.
Semplice, vero ?
Tutto sembrava andato bene. Peccato che poi, durante la seduta, alcuni di questi emendamenti vengono portati in discussione in aula...e inaspettatamente c'e' il rischio che l'assemblea voti contro. Forse chi ha partecipato alla "contrattazione" non ha poi spiegato ai suoi gregari di partito.
Le comiche. E' tutto nelle registrazioni (almeno queste pubbliche)....
nelle quali si vede un momento di crisi quando il pdl accusa "ma c'era un accordo" e il capogruppo pd in evidente imbarazzo che dice che l'accordo non c'era. Sono andati avanti un po', nell'imbarazzo di tutta l'aula che forse non capiva.
Si arriva alla votazione e si vede per la prima volta il pd spaccato in una votazione a favore e contraria....chi sapeva dell'accordo ha votato a favore, gli altri contro.
Le comiche.

Noi del movimento 5 stelle abbiamo proposto in tutto 40 emendamenti migliorativi e costruttivi e li abbiamo ogni volta illustrati e commentati.
Nessuna risposta da parte della maggioranza.
Solo qualche intervento qua e la', che aveva lo scopo di darci dei "populisti" (perche' proponevamo di tagliare gli stipendi per portarli a 2700 euro al mese, come attualmente percepiamo noi per nostra scelta),
oppure per dirci che eravamo troppo dettagliati nei nostri interventi: abbiamo citato leggi e le sentenze della corte costituzionale per dimostrare che il vitalizio non e' un diritto acquisito ma un privilegio, quindi rinunciabile.
Ma per loro forse era troppo difficile da capire.
Dai banchi del pdl e del pd, voci ironiche che confermavano la poca comprensione di una vera spiegazione giuridica. Forse pensano davvero di non essere in un'assemblea legislativa, e che per fare le leggi, basta avere una conoscenza sommaria della normativa giuridica....o essere eletti senza nemmeno una preparazione per il lavoro che si svolge...forse per alcuni consiglieri regionali e' davvero cosi'.
Ma non eravamo noi quelli ingenui ed inesperti ? Non eravamo noi quelli che senza una scuola politica o senza anni di gavetta in qualche consiglio comunale (leggi intrallazzi nelle stanze che contano) ci saremmo sciolti come neve al sole ?
E invece, dopo soli 3 mesi, facciamo interventi in aula dimostrando competenza e serieta'.

A proposito: molte volte la maggioranza non aveva il numero legale (circa 18-20 presenti). Questo significa che il consiglio regionale non era valido. Abbiamo presentato ad un certo punto una richiesta scritta per chiedere il conteggio, come prevede la normativa.
Il presidente del consiglio riceve la nostra richiesta scritta, ma continua imperterrito a porre in votazione gli emendamenti, uno dopo l'altro. Per prendere tempo. Poi ad un certo punto interviene un consigliere che chiede una sospensione della seduta, subito accolta in meno di pochi secondi.
Questo come capite bene ha permesso, al ritorno in aula dopo svariati minuti, a riavviare le attivita'.
Naturalmente, ADESSO si va al conteggio... i numeri di consiglieri presenti in aula erano sufficienti e di molto sopra il numero legale.
Pensate quanti telefoni sono squillati a quell'ora della notte e quanti consiglieri hanno dovuto correre alla pisana in tutta fretta.
Questo e' il comportamento scorretto che e' avvenuto. Perche' il presidente del consiglio non ha richiesto subito, come da statuto e regolamenti, il conteggio nominale dei presenti ?

Questa un'altra "stranezza", fra tante.

Per passare poi da un ridicolo tentativo di un esponente del Pd di inserire una modifica della legge elettorale, che non c'entrava assolutamente nulla nella legge 9 in discussione, poi smentito con un certo imbarazzo dal suo stesso partito.
Oppure un altro ridicolo tentativo, questa volta del pdl, di inserire prima un emendamento e poi un ordine del giorno per accorpare due parchi (anche questo non c'entrava nulla con la legge 9), con la scusa della riduzione dei costi....ma che forse nascondeva altri interessi e altre vicende.
Oppure lo spostamento di alcuni articoli della legge, dopo le ore 22, per permettere ad un consigliere di partecipare a non si sa quale impegno personale. Oppure una sospensione di 5 ore stranamente in contemporanea con un importante matrimonio.

Ultima nota "divertente"...ad un certo punto della notte o del mattino, Zingaretti sta per votare un ordine del giorno del movimento 5 stelle che denuncia una grave irregolarita' (in violanzione di una norma costituzionale) nella nomina di un alto dirigente regionale (Tardiola) fortemente voluto dal Presidente stesso per riformare la macchina amministrativa. Zinga molto convinto di "difendere la costituzione" da' parere positivo...poi nel giro di pochi secondi in tutta fretta arriva un consigliere di maggioranza che lo avvisa nell'orecchio dell'"errore"...e subito il nostro Zinga esce con un "ho cambiato idea, parere contrario". Per poco non lo abbiamo preso in castagna

Tutto questo in una sola seduta del consiglio regionale.
Forse alla fine e' solo una roulette, truccata.
Chi ha il potere di decidere a suo piacimento orari di inizio e fine delle convocazioni, chi si nasconde e vota ben compatto dietro i numeri della maggioranza, chi ha la conoscenza dei meccanismi di ostruzionismo
e li usa senza nemmeno troppa logica, chi da anni si muove nelle stanze del potere e ha alle sue spalle conoscenze ed amicizie nella macchina
amministrativa regionale.... VINCE.
Chi e' fuori da tutti questi giochi, chi vuole restare sempre onesto e trasparente, chi pensa solo agli interessi dei cittadini, votando non sulla base di chi propone un emendamento ma valutando di volta in volta
se e' valido o meno....PERDE.

Questa e' quello che c'e' dentro la scatola di tonno che abbiamo aperto ormai 3 mesi or sono.
Questa e' la ruolette truccata che vediamo ogni giorno.
Siamo in guerra, e il movimento 5 stelle non si fermera' mai.

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/lazio/2013/06/dentro-la-stanza-dei-bottoni-scopriamo-una-roulette-truccata.html


venerdì 21 giugno 2013

La fine del carnevale



Per quasi tutti i media questo iniziale periodo vissuto dal M5S è stato generatore di grandi scoop, internazionalmente riconosciuti ed elogiati.
Non c’è stato un momento libero sui loro grandi, affidabili ed autorevoli giornali e canali televisivi, che non fosse occupato da inenarrabili e saporiti riferimenti a questo MoVimento di cittadini ed ai loro cittadini eletti.
È stato riferito di tutto e di più su questi marziani, alieni venuti dalla terra di nessuno, e la vivisezione sistematica è stata meticolosamente e inesorabilmente perpetrata sui loro corpi viventi.
Qualunque afflato, gesto, comportamento, parola è stata scomposta ed analizzata al fine di trovare, scoprire, interpretare le loro pericolose intenzioni.
Il giudizio, quasi unanime, è stato affermato, ripetuto e diffuso giungendo a sentenza definitiva, ormai passata in giudicato sostanziale, motivandolo come soggetti assolutamente pericolosi per sé e per altri.
È stato un lavoro certosino, coordinato e concertato con i loro gruppi di potere costituiti partitocratici/economici che direttamente o indirettamente li controllano e/o li posseggono.
Qualche danno lo hanno procurato, era il minimo sindacale, stante il loro potere presente ovunque ed in ogni ambito di questa Italia super-democratica, che i cittadini vivono quotidianamente sulla loro pelle.
Ma poiché anche le feste più affascinanti terminano e le pseudo-verità riferite hanno le gambe corte, i cittadini, nonostante questo bailamme di informazioni generalizzate e generaliste, sanno e sapranno sempre di più come difendersi da questa disinformazia da meritato 57° posto nel mondo, di cui non è la causa ma l’effetto.
Potranno sicuramente, conoscendoli, continuare ad infangare questo MoVimento di cittadini e i loro portavoce-eletti, ma è da escludere che riescano nel loro temerario ed inutile progetto di eliminazione sistematica di questo MoVimento.
Buon divertimento, allora, ma il carnevale è passato e il meritato record del 58° posto, se va bene, si avvicina.

sabato 8 giugno 2013

Le ricette della nonna


Adesso è arrivato anche il tempo delle fragole e quasi tutti i media della carta stampata/televisiva, dall'alto delle loro incontrovertibili certezze bonarie, ci educano a capire quelli che, secondo loro, sono stati i passi falsi di questo MoVimento di cittadini e le colpe inenarrabili che esso ha commesso.
Alcuni sono parzialmente informati, ma comunque vogliono dire la propria, altri palesemente ostili, ma comunque così generosi nei consigli. Tutti, invece, sanno in maniera più che esaustiva, quello che questo MoVimento vuole e dove vorrebbe arrivare.
Negano e controvertono la volontà così chiaramente espressa, senza sosta e senza pudore, valutando ed interpretando ogni pur insignificante gesto, parola, pensiero, per veicolarlo alle loro incantate ed entusiaste platee di ascoltatori, spettatori, lettori inconsapevoli e ignari.
Eppure sarebbe molto facile capire e loro lo sanno, che questo MoVimento di cittadini ha una chiara, limpida, trasparente volontà; quella di liberarsi, in primis, di questo sistema partitocratico putrefatto e predatore dei diritti che appartengono in natura ai cittadini italiani tutti.
Questo MoVimento, in itinere, potrà anche commettere qualche momento di debolezza involontaria, ma il cammino è segnato e non saranno certo i “consigliori” a vario titolo interessati, a far venir meno lo scopo da raggiungere.
Se invece volessero veramente occuparsi di vera informazione, potrebbero ampiamente informarci di tutte quelle infinite nefandezze a cui quotidianamente hanno assistito e a volte partecipato, senza tacere, senza depistare, senza manipolare.
Facile si chiama “informazione”. Ma la conoscono?, E se la conoscono, perché non la fanno?
Risposta facile, persino per loro.

mercoledì 29 maggio 2013

Noi


I cittadini romani hanno scelto, quelli che hanno scelto, e le tifoserie mediatiche / partitocratiche sorridono e irridono dall'alto delle loro superiori e invincibili convinzioni e convenzioni.
Si sono passati la palla, anche quando in fuorigioco, individuando e rappresentando questo MoVimento di cittadini come un’armata inconcludente, visionaria, folcloristica, variopinta, ora a destra ora a sinistra.
Non si è cercato, mai, di rivelare con sguardo e animo chiaro e pulito cosa sia veramente questa nuova e unica formazione di cittadini liberi e non omologati.
Mai hanno veramente cercato di capire, di far conoscere questa forma di società nuova, diversa, alternativa, forse migliore a cui è teso questo MoVimento di cittadini donne e uomini, che chiedono un futuro possibile, dignitoso e trasparente  per loro stessi e per i loro figli.
Il sistema partitocratico e il suo sistema mediatico servente si sono chiusi immediatamente e tutta la loro arroganza si è proiettata a negare e a svilire la forza innovativa, che un sistema sano avrebbe, invece, accolto come una novità benefica e salutare per innovarsi, senza violenza, entrando nelle istituzioni per rinnovarle e renderle più forti e al servizio dei cittadini tutti. Dopo l’affermazione alle ultime politiche, sorpresi e allarmati, hanno aspettato, si sono organizzati e coalizzati  mettendo in campo tutte le loro metodologie di distrazione di massa.
Bene, hanno eseguito il loro lavoro nella maniera migliore, non ci aspettavamo niente di meno da questo sistema di rappresentanza indiretta. I tutori hanno, come recitano le leggi, i loro scaltri arnesi per violare i diritti di chi formalmente dovrebbero proteggere e accudire.
Come ricorda, però, il buon Beppe “Siamo in guerra” e questa è stata solo un’ulteriore battaglia, non decisiva e non ultima. Siamo e resteremo cittadini unici ed esclusivi detentori della volontà sovrana e mai saremo trasformati in tifosi acclamanti, ma in definitiva indeterminanti per l’esito del gioco e non saremo fatti “scomparire” dentro l’assenteismo, veicolo, questo sì, di incognite poco rassicuranti.
Noi, non siamo né saremo mai di destra o di sinistra, facce della stessa medaglia. Noi il tifo lo faremo solo ed esclusivamente quando vedremo correre il pallone, pacifici e pacificamente, com’è nella nostra natura.
Quindi, uno pari, palla al centro. La partita è appena iniziata.

venerdì 24 maggio 2013

Roma


Il 26  e 27 maggio si avvicina e questa sarà una grande occasione per tutti i cittadini di arrivare a riappropriarsi di quello che a loro appartiene da sempre, come diritto naturale; il proprio territorio, la propria città.
Roma, una città capitale che ha saputo superare secoli di storia, sopravvivendo ai saccheggi, guerre, carestie, violenze, abusi  e oggi, nel 21° secolo, è di fronte ad una nuova sfida.
Oggi è presente un MoVimento di cittadini, liberi da ideologie superate e creatrici di tifoserie isteriche e inconcludenti, cittadini formati perché informati, concreti perché conoscono i propri bisogni insoddisfatti, e soprattutto consapevoli della completa incapacità esercitata e subita da amministrazioni partitocratiche.
Oggi è arrivato il tempo che i cittadini diventino gli amministratori di se stessi, senza intermediazione di soggetti estranei e distanti dalle loro legittime istanze inappagate.
Oggi, più che mai, è tempo di scegliere questo MoVimento, per noi e per i nostri figli.
Un popolo che non si ritiene sovrano è suddito!

martedì 21 maggio 2013

I primi della classe, senza classe



Spiace  ascoltare denunce e sospetti velati da chi esercita professionalmente e con successo la ricerca della probabile verità su fatti e ipotesi di illiceità nell’ambito socio-economico-partitocratico da cui siamo, come cittadini, circondati e depredati.
Spiace, ancora di più, quando queste velate denunce, riferibili al M5S, vengono ipotizzate, senza un minimo sostegno di elementi di prova, basandosi solo su supposte voci interessate di corridoio che sostanzialmente non hanno nessun costrutto verificabile e documentabile.
Il percorso innovativo-evolutivo del M5S è in itinere e non scevro da possibili errori, quando effettivamente presenti, stante la sua continua e necessaria efficientizzazione, ma a nessuno è dato il privilegio di fare illazioni omnicomprensive di condotte non rispettose della buona fede e della correttezza dichiarata.
La corretta informazione e la trasparenza sono principi ineludibili per i cittadini 5 stelle, che non riconoscono primi della classe, anche quando essi hanno l’ambizione di essere unici.
Quando l’informazione non è fondata o scarsamente rilevante, l’applicazione estensiva di regole di condotta, riferibili e simili a soggetti inqualificabili, non è meritevole di attenzione e apprezzamento.
E, senza voler essere scortesi, a quando una precisa, documentata, trasparente e veritiera esposizione delle spese rendicontate sostenute da chi si professa primo della classe, visto che si dispone, qui sì, di denaro pubblico dei cittadini tutti?

lunedì 13 maggio 2013

In claris non fit interpretatio



Assistiamo imbarazzati a sterili distinguo ed interpretazioni estensive delle poche e chiare regole comportamentali del codice M5S.
Il consenso espresso a queste regole da parte degli eletti portavoce non sono sottoponibili ad interpretazioni discordanti e non univoche, ma, a contrario, sono sottoposte ad una loro applicazione sillogistica.
Non rileva, quindi, la difforme ed estranea elaborazione interpretativa di parte di alcuni eletti portavoce, in qualunque forma assembleare non riconosciuta dal non-statuto e dal codice di comportamento sottoscritto e non previsto per la fattispecie.
La fonte della determinazione risiede, in ossequio alla forma riconosciuta della democrazia-diretta  del M5S, nella volontà dei cittadini 5 stelle, come già espressa in occasione della scelta dei candidati  alla carica di presidente della Repubblica.
La volontà e la coerenza non va depotenziata da quanto previsto ed accettato, non dimenticando mai la spinta innovativa e non solo formale che questo MoVimento di cittadini ha espresso e fortemente voluto, nessuno escluso e a prescindere dove questi cittadini oggi esercitano la volontà rappresentata e temporanea. 


Tutti siamo necessari, nessuno è indispensabile.


mercoledì 8 maggio 2013

Due pesi e due misure (Disinformazia pura)


La violazione della sfera giuridica personale,privata, riservata e segreta subita da alcuni portavoce cittadini parlamentari del M5S è sotto gli occhi di tutti i cittadini italiani. Questa illiceità ha profanato l’art. 15 della nostra Costituzione, quale uno dei diritti riconosciuti inviolabili per ogni cittadino. Il tutto è avvenuto con il silenzio assordante responsabile dei soliti media asserviti ai poteri costituiti, che in altre circostanze irragionevoli e molto meno rilevanti avrebbero gridato come aquile contro questa violazione costituzionale di civiltà giuridica a tutela del cittadino.

Oggi, finalmente, l’autorità garante ha posto l’obbligo a chi detiene e sfrutta maliziosamente tali informazioni di distruggere e non diffondere queste personali e private corrispondenze informatizzate.

La trasparenza ricercata e perseguita dal M5S riguarda la sfera pubblica e nulla ha a che fare con quella privata e lecita, come ben sanno coloro i quali detengono e speculano su questa violata posta elettronica.  

Ignorare e disconoscere la Costituzione  è ammettere  la sua sottomissione al diritto di cronaca, un diritto sotto-ordinato e irrilevante rispetto a quello, si inviolabile, rappresentato dall’art. 15 della nostra Carta costituzionale.

Chi detiene non va solo invitato, va sanzionato, conoscendo o potendo conoscere la fonte.