lunedì 28 ottobre 2013

L’AMA che non ama



Assistiamo increduli, ormai da illo tempore, alla continua precaria e panoramica inefficienza dell’azienda municipale di raccolta rifiuti, nominata Ama.
I cittadini sono insoddisfatti dell’attività che questa azienda sta portando avanti inutilmente e senza risultati concreti, al fine di definire in maniera determinata e risolutoria questo servizio dovuto.
Sono anni, ormai, che si parla e disquisisce sulla improcrastinabile e irreversibile necessità di organizzare un servizio di raccolta differenziata in questa città.
Ascoltiamo proclami roboanti sulla sua soluzione, ma nulla di veramente definitorio viene realizzato.
Le strade cittadine, inoltre, continuano ad essere impraticabili e sommerse da rifiuti di ogni genere, stratificati al pari di quello dell’antica città di Troia.
I costi per questo servizio che i cittadini devono sostenere sono e continuano ad essere sempre più rilevanti e, nonostante ciò, la realtà oggettiva resta immutata e, a volte, peggiorata.
Non è più tempo, di farò o “vedrò”, ma di agire e realizzare quotidianamente e efficientemente un servizio degno di essere chiamato tale.
Le strade vanno pulite puntualmente e con piena soddisfazione dei cittadini, la raccolta differenziata va compiuta e l’organizzazione efficiente di questa municipalizzata va portata a compimento, senza se e senza ma.
Tutti coloro, soggetti responsabili apicali in primis, che prestano la propria opera e il proprio lavoro in questa azienda, sanno o dovrebbero sapere che i cittadini hanno esaurito la loro paziente attesa.

Ricordiamo cordialmente (sic), a tutti coloro che non rammentano, che i cittadini sono i datori di lavoro, gli operatori i loro dipendenti e le aziende municipali il mezzo.


giovedì 17 ottobre 2013

110.000 contro 1


Continua il coro conformista e servile dei grandi parolieri del sistema. Completamente succubi dei loro padroni si scagliano persino sulle singole persone o peggio ancora, come sta succedendo a TINAZZI, contro i nick.

Nick colpevole, a loro detta , di anticonformismo e libertà di rete. Reo di essere stato portato alla ribalta dal blog di Grillo, dove aveva espresso la sua opinione sui camerieri politici.

Sembra strano che questi informatori del sistema, così accorti nel loro mestiere, non abbiano mai niente da dire su episodi che riguardano i “loro” politici di riferimento.

Silenzio anche su altre questioni come: la reale situazione che riguarda lo sfracello Italia, è più semplice coprire la spazzatura sotto il tappeto.

Accusano di populismo chi invece parla della feroce repressione contro tutti i cittadini Italiani che, schiacciati nella morsa, hanno deciso di farla finita togliendosi la vita.  Niente. Nessuno di loro ha visto o sentito niente, eppure dovrebbero essere esperti in materia perché per i loro padroni questi sono solo “effetti collaterali” o perdite classificate come “Accettabili”.

Non informando su questi avvenimenti i media allineati hanno invece raccontato con dovizia di Tinazzi, dipingendolo come il blogger cattivo, il “dittatore” della rete 878. Insomma, un uomo che da solo rappresenta un “reale minaccia” per la pace e la democrazia nel mondo.

Chi, come la stampa, si definisce il paladino dell’informazione libera, in un paese che di libero ha solo “i giri di soldi” tra i loro amici, è in realtà solo un “cane da guardia” travestito.

110.000 “Professionisti” attenti che la “bestia nera” non danneggi gli interessi economici del padrone.

Concludiamo con alcuni dati essenziali come: stipendi superiori ai 10 milioni di euro per dirigenti/direttori e 300 milioni di euro di “Soldi Nostri” ricevuti annualmente sotto forma di finanziamenti diretti e indiretti.

Al cittadino non far sapere i delitti del potere.” (Marco Travaglio)

UNO del gruppo 878