venerdì 21 febbraio 2014

Mala tempora currunt


Il sistema, questo sistema obsoleto, ripetitivo, inconcludente, perfino stucchevole, sta per partorire un nuovo ed ulteriore aborto di decollo, che probabilmente avrà un breve e repentino ritorno all’area di parcheggio, dove tecnici altamente specializzati le tenteranno tutte per farlo ripartire per la destinazione finale.
I passeggeri stremati e inferociti, chiedono lumi sulla situazione a pseudo-esperti ai desk dedicati alla bisogna. Questi, sorridenti e  attoniti, danno le loro ricette fantasiose, supportati dai loro scontati e ripetitivi uffici stampa. Purtroppo per i passeggeri, nessuno fornisce la più pallida soddisfazione concludente. Tutto tace, nulla si muove, tutti aspettano. Dall’alto, finalmente arriva la soluzione alla disastrosa situazione, si faccia avanti l’uomo nuovo, un clone perfetto che, sicuramente e in breve, porterà a soluzione la questione.
Un uomo nuovo, un clone quasi perfetto quanto l’originale, laborioso, diligente e fornito della massima assistenza e supporto del sistema, in breve porterà in volo e in sicurezza il nostro aeromobile, con la piena soddisfazione dei clienti passeggeri paganti.
Peccato che non sia e non sarà così l’esito finale di questo viaggio, perché l’aeromobile è irrimediabilmente fuori uso e a nulla sarà servito l’intervento salvifico e roboante dell’uomo nuovo, del clone.
L’aeromobile guasto e il suo clone saranno trainati mestamente negli hangar per essere cannibalizzati delle loro poche parti ancora utilizzabili.
Come quasi tutte le storie di viaggio raccontate tra amici, la soluzione finale e ottimale sarà presa solo quando sarà deciso che serva un nuovo aeromobile e quindi un nuovo sistema. Un sistema-aeromobile efficiente, consapevole e rispettoso dei diritti dei passeggeri paganti. Gli imperituri tentativi provenienti dall’alto, atti ad una manutenzione ordinaria di minuto mantenimento, non porteranno alla soluzione del problema. Questione troppo grande perché possa essere risolta da un semplice clone, questione che può essere superata solo con la sostituzione totale del sistema, con un nuovo ed efficiente aeromobile, con l’arrivo alla destinazione finale e la piena soddisfazione dei passeggeri paganti, come sono, appunto, i cittadini.

martedì 4 febbraio 2014

Teste di legno


Ricordiamo che è possibile a tutti i lettori contribuire con proprie riflessioni sia inviando post (all'indirizzo romalibera.xi@gmail.com), sia commentando gli stessi.

Un cittadino ci scrive e volentieri pubblichiamo:

"Una parte rilevante di cittadini è stata formattata, annullata, cancellata e portata dalla parte del sistema comprando il proprio consenso con pochi spiccioli, dandole in pasto diritti che per loro natura sono già della stessa e facendoli passare per favori personali e  particolari  e così via all’infinito per 20 lunghi e più anni.

C’è una parte rilevante di italiani che ha svenduto la coscienza e pensa di salvarsi, mettendosi nell’angolo zitti e buoni in attesa che la tempesta termini. Non è così, e non sarà.
I media televisivi e della carta stampata, senza parlare dei vari poteri che dietro di loro, palesi ovvero occulti, si celano, attaccano da tutte le parti il M5S, nominandoci  fascisti, comunisti, immaturi, cretini, stupidi, incoerenti, bimbiminkia, cojoni, manipolati da G. e C., etc etc etc.

Era previsto, o era prevedibile.  Essi sono tutti parte integrante e funzionale del sistema che noi vogliamo cambiare, riformare, pulire, al solo e unico scopo di dare un presente e un futuro a noi e a chi verrà dopo.

Non aspettano altro che piccole e risibili manifestazioni, parole mal dette e risposte mal poste, per demolire, manipolare, relativizzare, ridicolizzare, impaurire la massa amorfa e indeterminata che legge propaganda o vede tv spazzatura.

Le istituzioni sono i cittadini, senza i cittadini non esisterebbero istituzioni, esse ci appartengono, noi ne contestiamo l’uso che di esse viene fatto da soggetti, teste di legno, messi lì per mantenere, depredare e conservare questo sistema marcio.

Ricordiamo che senza un’opposizione vera e presente che usa tutti gli strumenti messi a sua disposizione e che sono garanzie costituzionali, compresa l’occupazione virtuale, mediatica e simbolica, un sistema, qualunque sistema non è né sarà mai democratico.

Ricordiamo e riaffermiamo ciò che Calamandrei sintetizzò magistralmente “Lo Stato siamo Noi, …. noi siamo lo stato”.

In alto i cuori, non molliamo, o ce la facciamo, o non ce l’avremmo fatta, una terza via non è possibile, né disponibile; pacificamente, razionalmente, coerentemente, democraticamente, ma non moderatamente, così come ci ricordò quel premio Nobel, di nome Fo, in quel di Genova.

G. e C. sono i nostri ispiratori, sono gli iniziatori, ma sono un mezzo non il fine, ci servono e ci serviranno per cercare di liberarci da chi ci ha ridotto in questo stato, nulla di più, niente di meno.

Cittadini formati e informati sanno e sapranno sempre cosa fare o non fare.


I presunti e falsi errori che ci vengono addebitati, non  sono assolutamente tali, vengono percepiti  tali perché abbiamo con noi e tra di noi  cittadini che hanno svenduto la propria coscienza essendo manipolati e orientati da media servi del sistema, sistema che da ciò continua a trarre profitto e varie utilità, ma con calma, lungimiranza e pazienza li scuoteremo dal loro sonno suicida."