Spiace ascoltare denunce
e sospetti velati da chi esercita professionalmente e con successo la ricerca
della probabile verità su fatti e ipotesi di illiceità nell’ambito
socio-economico-partitocratico da cui siamo, come cittadini, circondati e
depredati.
Spiace, ancora di più, quando queste velate denunce,
riferibili al M5S, vengono ipotizzate, senza un minimo sostegno di elementi di
prova, basandosi solo su supposte voci interessate di corridoio che
sostanzialmente non hanno nessun costrutto verificabile e documentabile.
Il percorso innovativo-evolutivo del M5S è in itinere e non
scevro da possibili errori, quando effettivamente presenti, stante la sua
continua e necessaria efficientizzazione, ma a nessuno è dato il privilegio di
fare illazioni omnicomprensive di condotte non rispettose della buona fede e
della correttezza dichiarata.
La corretta informazione e la trasparenza sono principi
ineludibili per i cittadini 5 stelle, che non riconoscono primi della classe,
anche quando essi hanno l’ambizione di essere unici.
Quando l’informazione non è fondata o scarsamente rilevante,
l’applicazione estensiva di regole di condotta, riferibili e simili a soggetti
inqualificabili, non è meritevole di attenzione e apprezzamento.
E, senza voler essere scortesi, a quando una precisa,
documentata, trasparente e veritiera esposizione delle spese rendicontate
sostenute da chi si professa primo della classe, visto che si dispone, qui sì, di
denaro pubblico dei cittadini tutti?
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