Dopo l’esito delle ultime votazioni, i
media urlano sulla mancanza di democrazia nel M5S. Tutti i giorni li vediamo e
ascoltiamo entusiasti e ammirati per la loro puerile capacità di sovvertire la
realtà che avanza e della presa di consapevolezza dei cittadini di fronte a
tanto marciume. Ci sono state le votazioni, i cittadini 5 stelle si sono
espressi liberamente e democraticamente, i risultati sono quelli che ha
espresso la maggioranza.
B.G., come ognuno dei cittadini 5 stelle,
avrà o no il diritto di esprimere le sue valutazioni circa le azioni
concludenti dei nostri portavoce; i nostri parlamentari portavoce avranno o no
il diritto, secondo le poche e univoche regole comportamentali, di valutare e
decidere sull’agire di alcuni portavoce; i cittadini 5 stelle certificati
avranno o no il diritto, secondo quando indicato dai principi del MoVimento, di
valutare e decidere democraticamente quanto loro sottoposto per un giudizio politico?
Bene, tutto questo percorso, per qualcuno
astruso e noioso, si chiama democrazia-diretta. Chi reclama il diritto di
critica e di opinione e le sue tutele, mistifica e strumentalizza concetti e
principi che nulla rilevano nel caso di specie. Chi reclama questo principio,
forse, dimentica i centinaia di casi di allontanamento di soggetti membri
strutturali di partiti, senza pubblicità e partecipazione diretta dei loro
votanti nella decisione. Dov’erano, in questi numerosissimi casi, i famosi,
liberi, indipendenti e distratti media?.
Nessuno vuole tacitare le voci difformi,
ben vengano e siano incoraggiate, quando non nascono per vanificare e negare i
principi fondanti di questo MoVimento, a maggior ragione quando questo è
manifestato costantemente e, a volte, subdolamente, non per ampliare e aprire a
nuove e migliori visioni positive per i cittadini, ma, invece, a stravolgere e
minare la spinta innovativa della volontà espressa da chi ha scelto questo
MoVimento.
Coloro che, inconsapevolmente, hanno scelto questo
MoVimento di democrazia-diretta, di volontà di una maggioranza, anche diversa,
per ogni singola questione, hanno il diritto di ritornare a scegliere nominati
che, senza limite di mandato tipica della democrazia-rappresentativa,
sceglieranno per loro. Poi, per favore, niente mugugni, niente mal di pancia,
niente invettive, accettino supinamente e continuino a compiacersi di essere
trattati come sudditi.
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