sabato 26 aprile 2014

Panem et circenses


Siamo, ormai, in prossimità delle elezioni europee e con temeraria e ridicola tempestività il sistema attuale, rappresentato dal solito potere stucchevole e immodificabilmente double-face, sforna le solite armi di distrazione di massa.
Regala benefit effimeri a larghe mani, ipotizza addirittura sconvolgenti progetti tanto trasparenti quanto obsoleti, accelerazioni di processi riformatori giganteschi e stravolgenti.
Il popolo attonito e incredulo osserva e attende mirabilie mai neanche immaginate e immaginabili. Il popolo sogna e attende che la propria brutale realtà possa mutare ed essere superata da tanti e tali nuove e definitorie soluzioni.
Il tutto condito da una visione circense, urbi et orbi, a beneficio incondizionato e benevolo del popolo festante.
Se Nerone fosse vivo, avrebbe da imparare da questa nuova metodologia e il suo folle sorriso raggiungerebbe una standing ovation.
Questo “carpe diem”, sarà forse apprezzato dalla solita parte di popolo disattento, accondiscendente e credulone, grazie anche alla sterminata pletora degli immancabili oratores  disposti e disponibili nell’arena mediatica. Tutto è stato confezionato e perfezionato per ricevere diffusione plebiscitaria e i suoi conseguenti effetti sperati.
La storia è lunga e lungimirante, ma non sempre si ripete stanca e immutabile, a volte si riempie di scene nuove e piene di sorprese, non sempre il “panem et circenses” è la soluzione ottimale per il sistema passato e presente.
A volte, il “risus abundat in ore stultorum”, ma questa non sarà la volta.

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