martedì 4 febbraio 2014

Teste di legno


Ricordiamo che è possibile a tutti i lettori contribuire con proprie riflessioni sia inviando post (all'indirizzo romalibera.xi@gmail.com), sia commentando gli stessi.

Un cittadino ci scrive e volentieri pubblichiamo:

"Una parte rilevante di cittadini è stata formattata, annullata, cancellata e portata dalla parte del sistema comprando il proprio consenso con pochi spiccioli, dandole in pasto diritti che per loro natura sono già della stessa e facendoli passare per favori personali e  particolari  e così via all’infinito per 20 lunghi e più anni.

C’è una parte rilevante di italiani che ha svenduto la coscienza e pensa di salvarsi, mettendosi nell’angolo zitti e buoni in attesa che la tempesta termini. Non è così, e non sarà.
I media televisivi e della carta stampata, senza parlare dei vari poteri che dietro di loro, palesi ovvero occulti, si celano, attaccano da tutte le parti il M5S, nominandoci  fascisti, comunisti, immaturi, cretini, stupidi, incoerenti, bimbiminkia, cojoni, manipolati da G. e C., etc etc etc.

Era previsto, o era prevedibile.  Essi sono tutti parte integrante e funzionale del sistema che noi vogliamo cambiare, riformare, pulire, al solo e unico scopo di dare un presente e un futuro a noi e a chi verrà dopo.

Non aspettano altro che piccole e risibili manifestazioni, parole mal dette e risposte mal poste, per demolire, manipolare, relativizzare, ridicolizzare, impaurire la massa amorfa e indeterminata che legge propaganda o vede tv spazzatura.

Le istituzioni sono i cittadini, senza i cittadini non esisterebbero istituzioni, esse ci appartengono, noi ne contestiamo l’uso che di esse viene fatto da soggetti, teste di legno, messi lì per mantenere, depredare e conservare questo sistema marcio.

Ricordiamo che senza un’opposizione vera e presente che usa tutti gli strumenti messi a sua disposizione e che sono garanzie costituzionali, compresa l’occupazione virtuale, mediatica e simbolica, un sistema, qualunque sistema non è né sarà mai democratico.

Ricordiamo e riaffermiamo ciò che Calamandrei sintetizzò magistralmente “Lo Stato siamo Noi, …. noi siamo lo stato”.

In alto i cuori, non molliamo, o ce la facciamo, o non ce l’avremmo fatta, una terza via non è possibile, né disponibile; pacificamente, razionalmente, coerentemente, democraticamente, ma non moderatamente, così come ci ricordò quel premio Nobel, di nome Fo, in quel di Genova.

G. e C. sono i nostri ispiratori, sono gli iniziatori, ma sono un mezzo non il fine, ci servono e ci serviranno per cercare di liberarci da chi ci ha ridotto in questo stato, nulla di più, niente di meno.

Cittadini formati e informati sanno e sapranno sempre cosa fare o non fare.


I presunti e falsi errori che ci vengono addebitati, non  sono assolutamente tali, vengono percepiti  tali perché abbiamo con noi e tra di noi  cittadini che hanno svenduto la propria coscienza essendo manipolati e orientati da media servi del sistema, sistema che da ciò continua a trarre profitto e varie utilità, ma con calma, lungimiranza e pazienza li scuoteremo dal loro sonno suicida."

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