Apprendiamo, come cittadini sovrani e con grande e partecipata
gioia, al definitivo ritorno ad un passato glorioso e irripetibile in cui, ai
re sovrani assoluti, veniva riconosciuta una nobile e antica tutela: quella per
“lesa maestà”.
Qualcuno si è addirittura spinto oltre, arrivando al divieto
assoluto di pronunciare persino il suo “nome” nel Parlamento sovrano. E sì,
forse i cittadini non hanno realizzato, di essere stati catapultati indietro, a
loro insaputa, direttamente a qualche secolo fa.
Che magnificenza, che splendore nell’ascoltare la ferma e
chiara manifestazione di antichi ed illustri tempi passati. Non ci stiamo riferendo ai felici periodi della
restaurazione, ma ben oltre, fino ad arrivare pienamente ai mai dimenticati
periodi assolutistici.
Manca ancora un ulteriore piccolo passaggio e presto,
finalmente, arriveremo al famoso brocardo “La
lois c’est moi”.
A questo punto, i bravi e buoni cittadini sudditi, ex sovrani,
sono in trepida attesa di un sequel al famoso film “Ritorno al futuro”, il cui titolo provvisorio non può essere altro
che “Ritorno al passato”. Sarà un
campione d’incassi, altro che Costituzione!
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